By Biagio Allaria (auth.), Prof. Biagio Allaria, Dott. Marco Dei Poli (eds.)
Si intende in step with monitoraggio non solo quello strumentale ben noto, ma anche l’acquisizione di un insieme di informazioni dalle più semplici (semeiotica) alle più complesse (emodinamica, equilibrio acido-base, coagulazione, scambi respiratori, funzione renale, metabolismo ecc.) che consente di mantenere in equilibrio le funzioni vitali nel periodo perioperatorio.
Il quantity, strutturato in 19 capitoli, descrive il monitoraggio da eseguire in line with ottenere queste informazioni e fa ampio cenno alle tecnologie consigliabili in keeping with il controllo delle funzioni vitali nei capitoli relativi al monitoraggio dei pazienti a rischio e di quelli da sottoporre a particolari tipi di chirurgia (donna in gravidanza, paziente pediatrico, insufficiente cardiaco, iperteso, politraumatizzato, paziente sottoposto a chirurgia polmonare...).
L’ultimo capitolo offre una descrizione completa degli strumenti proposti, consentendo al lettore di conoscerne valori e limiti.
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Durante la diastole la perfusione è assicurata dal gradiente pressorio fra la radice aortica (dove nascono le coronarie) e l’atrio destro (dove scaricano le vene coronariche). È ovvio che una riduzione di questo gradiente influisce negativamente sul flusso. Proviamo a pensare cosa può avvenire in un paziente anziano con BPCO (e pressione atriale destra elevata) e stenosi aterosclerotica della valvola aortica (e pressione diastolica alla radice aortica molto bassa): un soggetto di questo tipo si trova nelle condizioni più adatte per la realizzazione di un’ischemia miocardica.
A ciò si aggiunge l’aumento di MVO2 che accompagna la tachicardia e la discrepanza che ne risulta fra disponibilità e consumo di O2 miocardico può condurre all’evento ischemico. , 1999): visto che la tachicardia è una causa importante di ischemia, sembrava utile mantenere costantemente bassa la frequenza cardiaca nel periodo perioperatorio. Studi come questi, pur non essendo di grandi dimensioni, sembrano dimostrare, soprattutto nei pazienti sottoposti a chirurgia vascolare che sono notoriamente ad alto rischio ischemico, che il β-blocco consente una riduzione di mortalità e di incidenza di IMA postoperatorio.
Una meta-analisi in argomento pubblicata 2 Il monitoraggio delle funzioni vitali nel perioperatorio del coronaropatico 33 nel 2008 su Anesthesia ha avvalorato l’uso di questo parametro in fase preoperatoria per identificare i pazienti da sottoporre a interventi di chirurgia vascolare particolarmente esposti alla possibilità di eventi avversi cardiovascolari nel perioperatorio. Lo studio ha dimostrato che il BNP è associato alla mortalità entro 30 giorni dall’intervento, agli IMA non fatali e agli eventi avversi cardiovascolari.