By Remo Bodei
A volte los angeles sensazione di aver già vissuto situazioni identiche alla presente è
una sensazione così imperiosa da indurci a credere in un ritorno del passato.
A lungo si è creduto che dietro il déjà vu potessero celarsi l. a. trasmigrazione
delle anime, l’eterno ritorno dell’identico o gli inganni del demonio. Poi
dall’Ottocento il déjà vu ha cominciato advert attirare ossessivamente l’attenzione
di scienziati, filosofi e poeti. Attraverso l’analisi di poesie di Shakespeare,
Rossetti, Verlaine e Ungaretti, delle teorie filosofiche di Bergson, Benjamin e
Bloch e di ipotesi mediche del passato e del presente, Bodei offre una vivace
ricostruzione delle varied storie che si intrecciano su questo fenomeno, e ne
propone una rigorosa e sorprendente spiegazione.
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O ce soleil parmi la brume qui se lève! O ce cri sur la mer, cette voix dans les bois! Ce sera comme quand on ignore des causes; Un lent réveil après bien des métempsycoses: Les choses seront plus les mêmes quautrefois Dans cette rue, au cœur de la ville magique Où des orgues moudront des gigues dans les soirs, Où les cafés auront des chats sur les dressoirs, Et que traverseront des bandes de musique. Ce sera si fatal qu'on en croira mourir: Des larmes ruisselant douces le long des joues, Des rires sanglotés dans le fracas des roues, Des invocations à la mort de venir, Des mots anciens comme un bouquet de fleurs fanées!
10 Oppure esso è legato all’incontro con un’archetipica forma di negazione del tempo, che s’incarna, ad esempio, nella figura di un uomo fugacemente intravisto da Jung durante un viaggio in Kenya e Uganda? Mi svegliai quando i prim i raggi del sole annunciavano il sorgere del giorno. Il treno, avvolto da una rossa nuvola di polvere, stava appena girando intorno a una ripida roccia rossa. Su una cima frastagliata, al di sopra di noi, una snella figura bruno-nerastra stava immobile, appoggiandosi a una lunga lancia, guardando il treno ai suoi piedi.
78). 5 Cfr. K. M. 1954, trad. it. Nietzsche e il grande meriggio, Napoli 1981. Su questo concetto di eternità, cfr. anche infra, pp. 122-123. F. , VII, 4 [85]. F. , p. 177, trad. it. p. 172. F. , V ili, 7 [54]. 9 Ibidem, V, 30 [9]. 54 IV. Le interpretazioni psicologiche D ist u r b i d i m em o r ia e d e p e r s o n a l iz z a z io n e Dopo alcuni sporadici articoli1e pochi accenni da parte di Taine in De l’intelligence, di Ribot in Les maladies de la mémoire e di James nei Principles o f Psychology, la questione del déjà vu esce dalla sfera dell’alta cultura o dei dibattiti specialistici (dalla letteratura, dalla speculazione cosmologica, dalla psicologia o dalla filosofia) per acquisire, a partire dagli ultimi due decenni dell’Ottocento, una certa notorietà presso un pubblico più vasto.