By Francesco Remotti
L. a. specie umana non è l'unica specie culturale. È in keeping withò los angeles specie più culturale: l'uomo non solo produce cultura, ma è esso stesso un prodotto culturale. Questi sono i presupposti bio-antropologici della teoria dell'antropo-poiesi, cioè della fabbricazione sociale degli esseri umani. Dopo avere distinto un'antropo-poiesi che ci modella in ogni istante, con i gesti minuti della vita quotidiana, e una antropo-poiesi programmata e consapevole, Remotti si sofferma sulla grande varietà degli interventi estetici sul corpo, una ricerca quasi ossessiva della bellezza, persino in contrasto con l. a. funzionalità fisiologica e anatomica dell'organismo umano. Anche in questo modo, l'autore intende sottolineare le implicazioni drammatiche dell'antropo-poiesi: se infatti gli esseri umani sono da un lato condannati a fare umanità, dall'altro i loro modelli sono nulla più che invenzioni culturali, dunque instabili, revocabili, discutibili. Non riconoscere questa precarietà, ovvero presumere di possedere le chiavi risolutive e permanenti dell'antropo-poiesi, ha generato il furor antropo-poietico e con esso le maggiori tragedie.
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In greco poiesis, dal verbo poiein (fare), esprime l’idea del modellamento. La teoria dell’antropo-poiesi distingue perciò tipi, livelli, modalità della fabbricazione dell’essere umano: soprattutto, insiste nel sottolineare che – essendo l’essere umano molto plastico – c’è da un lato un “fare” antropo-poietico incessante e spesso anche inconsapevole, a cui si contrappongono, dall’altro lato, i momenti di un “fare” più consapevole e programmato. Per il “fare” incessante dell’antropo-poiesi anonima non è affatto fuori luogo evocare la presenza di una “mano invisibile”.
Dalla cultura all’antropo-poiesi 1. Natura, costumi, cultura 2. Teorie dell’incompletezza 3. Plasticità 4. Inventare o scoprire? 5. Come ridurre la responsabilità antropo-poietica 6. Le difficoltà dell’invenzione II. Temi, nodi, ipotesi: la struttura a rete dell’antropo-poiesi Parte seconda. Fare-disfare corpi III. L’enigma dell’ornamento. Prologo darwiniano 1. Debolezza e successo biologico della specie umana 2. Un ponte tra animali ed esseri umani: la cultura 3. Il senso del bello. Come spiegarlo?
4) La componente dei costumi è presente ovunque, nelle più diverse società e nei più diversi periodi storici; essa è però prodotta da tradizioni storiche particolari, da abitudini che si tramandano per inerzia, da opinioni socialmente e acriticamente accolte, da diffuse condizioni di ignoranza e di superstizione. 5) Concepita non soltanto come superficiale e inessenziale, ma anche come un elemento fastidioso e di intralcio, la componente dei costumi appare a molti pensatori della modernità come un elemento di cui occorre “liberarsi”: la liberazione dai costumi è un programma che ha caratterizzato in buona misura il pensiero della modernità.